Il pasto è un momento di condivisione in Senegal. Si mangia tutti assieme in un grande piatto. Di solito si mangia con le mani facendo delle boulettes, delle palline, di cibo. Gli ospiti ricevono i pezzi migliori che sono abitualmente distribuiti da una donna della famiglia.
Il riso è la base dell’alimentazione senegalese.
Il piatto tipico è il thiéb (si legge “tiep”), ovvero riso, nelle sue varie declinazioni: thiéboudienne, riso col pesce; thiébouyap, riso con carne, ecc. Questi piatti sono accompagnati da verdure (di solito melanzane, carote, patate, verza, ecc..).
Altri piatti molto conosciuti sono il mafé, piatto anche questo a base di riso e di solito carne preparato con una salsina deliziosa alla pasta d’arachidi.
C’è poi il pollo yassa, che nient’altro è che un pollo accompagnato da una salsina molto abbondante alle cipolle. In alcune occasioni si mangia il cous cous. Ci sono poi i piatti da colazione e spuntino, ad esempio tanti tipi di panini: con la frittata, con i fagioli, con i piselli, con le cipolle.
Poi c’è da segnalare il buonissimo lait caillé, uno yogurt molto dolce, di solito accompagnato da cereali.
Chiaramente tutto molto speziato: pepe, peperoncino ecc, per stomaci resistenti!
I piatti fast food sono in parte importati da altre culture: fataya – un panzarotto fritto farcito con uova, carne, verdure, patatine fritte e a volte spaghetti di riso – pizza, sandwich, ecc.
Il cuore della tradizione senegalese, poi, è l’athaya, il tè caldo speziato che si beve a tre riprese in versioni progressivamente più dolci. Attorno all’athaya ci si incontra, si scambiano chiacchiere.
Altre bibite tipiche, sono il bissap, un infuso di fiori di karkadè zuccherato e aromatizzato alla menta, e la bouye, un prodotto del frutto del baobab.
Chiaramente la cucina senegalese ha anche connotazioni regionali influenzate dalle differenze climatiche, culturali e religiose locali.