I racconti

Le curiosità

La vita di un cooperante è fatta di tante componenti. È vero, viaggiamo molto, ci misuriamo in contesti sempre diversi, siamo stimolati da mille elementi e creiamo legami e conoscenze che durano ben al di là delle nostre esperienze. Il tutto nell’ambito del nostro lavoro per gli altri e della nostra passione .
Così come gli orologi scandiscono il passare del tempo e definiscono i ritmi della nostra vita, generalmente determinati dalla luce del sole, a Cojimíes, dove ormai vivo da un anno, è la marea a regolare la giornata lavorativa dei raccoglitori artigianali. Essi, infatti, dipendono, per poter sostentarsi, dalla raccolta di specie come la conchiglia delle mangrovie (Anadara Tuberculosa).
Come in un famoso racconto di Luis Sepúlveda, L’uomo che cercava l’orizzonte, lo scoprirsi l’orizzonte di altri e nell’altro gli orizzonti che si inseguono, questa sensazione è senza dubbio quello che reputo il mio successo più importante, da dedicare a tutti noi e a tutte le persone che nei tanti Paesi del mondo hanno lavorato, lavorano e lavoreranno al nostro fianco e noi con loro.
Sono arrivata in Egitto nell’ormai lontano 2007, partita da un piccolo paese di poco più di 6000 anime, quasi tutte devote al mantenimento dello status quo in termini di genere, di classi sociali, di aspettative lavorative.
Marzo 2012. Camminare nei quartieri di El Alto di notte è abbastanza pericoloso, non sono tranquillo, ma dobbiamo continuare il giro, abbiamo sentito di alcuni scontri tra gruppi di strada e possono esserci persone che hanno bisogno di assistenza.
Cojimies è l’ultimo baluardo della regione Manabì, situata nell’estremo nord di un istmo di terra a cavalcioni dell’omonimo fiume dal quale nasce un enorme estuario, circondato sui tre lati da acqua, ma dalle componenti assai diverse: a ovest Oceano Pacifico, a nord acqua salmastra e a est acqua dolce, tre acque, tre climi, tre ecosistemi, tre mondi.

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