Lavoriamo in Brasile dal 1993 sui temi dell’economia sociale e della sovranità alimentare, della sicurezza idrica e dei diritti d’infanzia e adolescenza. Tanti, negli anni, gli interventi nel Paese: dal 2012 la collaborazione con il programma di cooperazione decentrata “Brasil Proximo” (www.brasilproximo.com) ci ha portati a rafforzare gli interventi di sviluppo integrato in aree ad alta vocazione turistica. Inoltre il forte rischio di emarginazione sociale, particolarmente elevato per alcune categorie come ragazze, minori e abitanti delle zone periferiche, ci ha portato a intervenire sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, favorendo il reinserimento e il recupero di bambini e adolescenti delle periferie di Belo Horizonte, Betim e Nova Lima.
Un lavoro, questo, realizzato attraverso la promozione di attività culturali e socio-formative, come ad esempio la metodologia educativa del circo (progetto “Circo de Todo Mundo”), per raggiungere un’integrazione sociale dei giovani e un loro inserimento lavorativo. Anche nelle realtà urbane di Salvador, Recife e Fortaleza, con il progetto “Lotta al turismo sessuale/Adotta un ritmo”, abbiamo contribuito alla creazione di attività formative e di orientamento professionale legate al linguaggio della musica, coinvolgendo ragazze vittime del turismo sessuale e minori delle favelas.
Recentemente abbiamo lavorato con CRIA (Centro di Referenza Integrale per Adolescenti) nella città di Salvador con il progetto “A arte de ver cidades”, favorendo opportunità di formazione e di aggregazione per bambini, adolescenti e giovani, per diffondere le informazioni necessarie alla difesa dei loro diritti, aprendo nuove possibilità e cammini diversi dalla violenza.
In molti progetti di promozione dell’economia sociale, come quelli nel litorale del Piauì e nel sertão do São Francisco (Bahia), dabbiamo lavorato al miglioramento delle condizioni socio-economiche delle popolazioni svantaggiate dedicate all’agricoltura familiare e al turismo rurale.
Abbiamo favorito il rafforzamento di reti di sostegno, cooperative e associazioni (“Rete Sabor Natural do Sertão”, “Rete Traf” e “Rete Barra&Caju”), valorizzandone il ruolo sociale, culturale ed economico, creando dei soggetti forti, in grado di relazionarsi con le istituzioni, promuovere i propri diritti, lavorare nel rispetto dell’ambiente e delle organizzazioni sociali tradizionali. Tra questi, nell’ambito dell’economia sociale e della sovranità alimentare, abbiamo contribuito alla “Rete Sabor Natural do Sertão” per lo sviluppo dell’agricoltura familiare e l’agro-ecologia.
In collaborazione con Irpaa, abbiamo sostenuto i produttori locali del semi-arido nordestino, promuovendo il cooperativismo come forma organizzativa. Anche grazie al contributo di COSPE, è stato creato un marchio capace di radunare i prodotti locali, favorendone la trasformazione e la commercializzazione. Forte attenzione è stata rivolta alla produzione organica e la salvaguardia della biodiversità, in particolare con il progetto GLOB.
Nelle zone rurali degli Stati di Bahia e Piauì, anche grazie alla collaborazione con Fao, abbiamo contribuito alla creazione di cisterne, per uso umano e produttivo, promuovendo la sicurezza idrica della regione semi-arida (progetto “Agua para o Semiarido”). Insieme a “Embrapa Semiarido” sono stati realizzati sei centri di coltivazione e uso di piante native, di riproduzione degli animali, gestione delle risorse idriche e trasformazione della frutta.
Nel Parco della Serra das Confusoes e aree circostanti (Piaui), nell’ambito del programma “Brasil Proximo”, stiamo contribuendo a rendere fruibile il parco – con l’assistenza tecnica di Federparchi – da parte dei visitatori e a sviluppare politiche sociali ed economiche capaci di mettere gli abitanti di questo territorio nelle condizioni di poterne sfruttarne le potenzialità.
Attualmente siamo impegnati in un progetto di tutela dei diritti politici e civili delle comunità dei Quilombo nel territorio di Recôncavo Baiano, con il progetto “Terra de Direitos Quilombolas”.
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