Al settimo piano (quasi) senza ascensore

Ormai sono alle spalle i tempi in cui avevo bisogno di due borse dell’acqua calda, tre piumoni e la stufa accesa per andare a dormire durante l’inverno di Ramallah nell’appartamento senza riscaldamento in cui vivevo. Quest’estate l’ho passata ai 30 gradi di Beirut (percepiti 40 all’ombra grazie al 70% di umidità)… Beh, si sa, per chi fa il mestiere del cooperante i tempi giusti son tutto, soprattutto quelli dei traslochi!

Io e i miei due coinquilini, Wissam e Salma, viviamo insieme da un po’ più di due mesi. Da poco ci ha raggiunto un amico di Wissam, Ali, e vivono con noi anche due gatti “lasciati-in-custodia-fino-al-loro-ritorno” da due studenti francesi.

Il tempo non sembra essere passato  per questo edificio, abitato perlopiù da famiglie libanesi e da alcuni lavoratori e studenti stranieri (siriani, etiopi e chi più ne ha più ne metta). Il palazzo è vicino a una delle strade più conosciute di Furn El Chebbak, Damascus Road. Il nostro appartamento è al settimo piano…e da quando sono arrivata  l’ascensore è stato in funzione solo per circa due settimane, a ore alterne (l’elettricità non è proprio il punto forte di Beirut!) .

Tutta la casa ha il tocco di Wissam, che negli anni ha raccattato pallettes, stoffe, materassi e creato tavoli, letti, divanetti, vasi.. anche se un po’ decadenti: ma lui afferma che è il suo stile! L’unico elemento che stona è un mega televisore. Salma e Wissam guardano le telenovele più improbabili. La sitcom in voga al momento si intitola “Baggage — Pack Your Bags”, che parla in maniera tragicomica di quel che accade oggi in Siria dal punto di vista di una famiglia di Damasco: ovviamente  Salma, cresciuta a Damasco, e Wissam di Aleppo non sono mai d’accordo su nulla e hanno puntualmente accese discussioni al termine di ogni puntata.

In casa amiamo soprattutto i due balconi, dove c’è il nostro angolo “pseudo-giardino-per-sentirci-meno-nel-pieno-caos-della-città”. In realtà l’angolo verde consta di qualche  pianta grassa e di pallettes di menta, rosmarino, pomodori e di basilico nostrano, ma questo è solo un inizio.

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Valentina

Valentina Verze è nata a Brindisi. Ha quasi 30 anni e ha studiato Cooperazione Interazionale e Sviluppo a Bologna, per poi finire la laurea magistrale in Economia Sociale presso le Università di Forlì e di Reims. Da quasi tre anni vive in Palestina e da circa due anni lavora con COSPE come cooperante. Ha gestito nel tempo progetti di sviluppo e di emergenza ed è interessata ad ambiti di intervento legati al rafforzamento delle organizzazioni della società civile e dei processi di partecipazione democratica, percorsi di sviluppo territoriale sostenibile e inclusivo, diritti delle donne e uguaglianza di genere.

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