Ogni mese con il taxi vado al mercato di Soumbédioune dove tutti i giorni, al mattino e alla sera, le coloratissime piroghe senegalesi riportano a riva tonnellate di freschissimo pesce atlantico e crostacei. Compro cernie, merluzzi, tonni, orate, bottatrici… un po’ di tutto.
All’arrivo delle piroghe, si avvia una catena di montaggio, i giovani vanno a riempire di pesce delle casse che trasportano sulla testa fino in riva e che poi sversano dirattamente sulla sabbia della spiaggia.
Il pesce viene poi acquistato dalle donne che lo rivendono al dettaglio, sempre lì sulla spiaggia, a volte su un telo o su un piccolo banchetto. Poco più avanti c’è una sorta di mercato con dei banconi in cemento, ma non tutte le venditrici hanno una postazione laggiù. Il livello d’igiene è quasi equivalente ovunque e abbastanza scarso per i parametri a cui siamo abituati…
Per fortuna, in un angolo del mercato, alcune altre donne organizzano un rapido servizio di pulizia: per qualche centesimo di euro sciacquano il pesce dalla sabbia, tolgono grossolanamente interiora e scaglie. Dopo poche ore tutto è finito e si aspetta il prossimo giro.
A quel punto, rientro a casa, risciacquo il pesce, lo separo in porzioni e lo metto nel congelatore.
Con circa 30 euro ho provviste per un mese intero! Sì perché in Senegal il pesce costa meno della frutta che è tutta d’importazione.
Per le verdure, invece, vado al mercato di Castors, dove si trovano pomodori, verze, cavolfiori, cetrioli, melanzane, e tanto altro. In ogni angolo si vendono le cipolle. Cipolle in quantità industriale, in quanto rappresentano la base dell’alimentazione in Senegal, assieme al riso. Per questo, passando tra una fila e l’altra di venditori, facilmente può capitare d’iniziare a piangere, poiché dei giovani coraggiosi tagliano a una velocità incredibile chili e chili di cipolle che poi insacchettano e vendono.
A Dakar, ogni quartiere ha la sua prerogativa. Per le cose di casa come piatti, bicchieri, pentole ecc., bisogna andare al mercato di Grand Yoff, mentre per l’abbigliamento usato e le scarpe la fa da padrone il mercato di Liberté 6, vicino a casa mia. Se si cercano tessuti, si va a HLM. Per i souvenirs, non c’è di meglio che Sandaga.