I problemi del boom immobiliare

Liberté VI, il quartiere di Dakar dove abito, è a 30 minuti dal centro città ed è abitato principalmente da senegalesi della classe media e da tanti stranieri, africani e non. È abbastanza pulito e ordinato rispetto ad altre zone ed è anche relativamente sicuro.

Tutta la città è in pieno boom immobiliare e anche qui a Liberté le villette ereditate dall’epoca coloniale vengono pian piano soppiantate da palazzi di sette o più piani incollati uno all’altro che non corrispondono all’idea di habitat cui sono abituata: Pozzuoli, da dove provengo, è zona sismica e perciò si compone di palazzi di due o tre piani al massimo!

Io abito di fronte al campo sportivo della gendarmeria e dell’esercito, e questa cosa costituisce per me un’ancora di salvezza soprattutto perché l’esistenza stessa del campo ha bloccato l’avanzare del cemento. Così da casa mia di giorno vedo il cielo terso del Senegal e al calar del sole posso beneficiare di una luce rossa spettacolare che inonda la mia casa! Inoltre, essendoci poche case a causa del campo, dove abito c’è meno traffico e l’aria sembra più respirabile.

Nel quartiere ci sono diversi negozietti di generi diversi, una molteplicità di sartorie, un supermercato e un mercato della friperie ovvero dei beni d’occasione. Io ormai so esattamente dove comprare i differenti prodotti per avere una migliore qualità o per avere un miglior prezzo.

Integrarsi nel quartiere è stato un po’ difficile all’inizio: essendo un quartiere in forte espansione, la maggior parte della gente che ci abita vi si è trasferita da poco e non ci sono legami sociali molto forti. Per fortuna, però, dietro l’angolo di casa mia abita Aisha: la sua, è per me come una famiglia adottiva. Aisha viene dalla Casamance, una regione verdeggiante del Sud del Senegal che nel recente passato è stata colpita da un conflitto interno; ha quattro figli e un quinto in arrivo, un marito quasi assente. Ci aiutiamo a vicenda.

Nonostante mi stia pian pianino integrando, sto pensando di abbandonare le strade sabbiose di Liberté VI e i miei vicini perché nei pressi della mia casa sono installate due enormi antenne che alimentano i miei dubbi riguardo la salubrità del quartiere. Voi che ne pensate?

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Laura

Laura Vigoriti, 36 anni, è campana di Pozzuoli, cittadina di mare conosciuta per il vulcano Solfatara, i molti resti romani ed anche per aver dato i natali a Sophia Loren. Ha ricevuto dai suoi genitori un’educazione aperta e attenta all’altro che l’ha naturalmente spinta ad avvicinarsi a movimenti associativi della sua zona e a impegnarsi soprattutto nella lotta alla marginalizzazione sociale. Da qui ha maturato l’idea di fare studi sullo sviluppo che potessero rendere più professionale il suo impegno civile e ha frequentato Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università Orientale di Napoli dove si è specializzata in Politiche di Sviluppo. Subito dopo la laurea, è partita per un anno di servizio civile in Congo e da li ha cominciato le sue collaborazioni con diverse organizzazioni nell’ambito di progetti di sviluppo, intervallando periodi all’estero e periodi in Italia durante i quali ha anche seguito una formazione superiore in Gestione di progetti della solidarietà internazionale a Lione in Francia. Da quasi due anni Laura è diventata mamma e avrebbe voluto stabilirsi per un periodo in Italia. Ma alla proposta del COSPE di partire per il Senegal come Rappresentante Paese non ha saputo dire di no ed ora vive a Dakar con tutta la famiglia.

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