Ore 07:15 suona la sveglia, ma spesso la anticipa la signora con una grande cesta sulla testa, che passa davanti alla mia finestra cantilenando “Lambulaaaa” (“sardine essiccate”) con tutto il fiato che ha nei polmoni. In tal caso mi sveglio insieme al gallo, troppo presto per le mie abitudini, ma già tardi per gli abitanti di Waku Kungo.

Comunque vada, stiracchiandomi sollevo un lembo della zanzariera e arranco fino alla cucina. Mentre aspetto il caffè, apro la porta a vetri dell’ufficio che dà su un’ampia terrazza e mi soffermo a guardare il nuovo giorno. In questo periodo il cielo è nuvoloso e l’aria pesante, siamo nella stagione delle piogge, in piena estate angolana. Sorseggio il mio caffè e mangio distrattamente una papaya raccolta dall’albero del giardino, osservando il mondo che si è messo in moto. Anche i cani del vicinato sono già in strada a cercare qualcosa da mangiare e da fare.

La prima volta che sono arrivata a Waku Kungo non conoscevo nessuno e, come adesso, mi trovavo completamente da sola a vivere e lavorare nella casa/ufficio. La mia solitudine è durata poco perché una piccola cucciola randagia ha deciso di regalarmi la sua compagnia e la sua fiducia, in cambio di cibo e qualche carezza. Da allora Castanha ed io siamo inseparabili! È venuta con me in Italia e insieme siamo tornate a Waku Kungo. E così, mentre anche lei consuma la sua colazione, i miei dirimpettai hanno aperto la piccola copisteria e l’Ufficio dei Registri ha già la sua bella fila di persone in attesa di ricevere il documento d’identità, richiedere quello elettorale o autenticare qualche altro foglio.

Conoscenti o meno, per strada tutti si scambiano un saluto, regalandosi ampi sorrisi con l’augurio di una buona giornata. Mai mancare un saluto o un sorriso in Angola; grave segno di maleducazione! In molti Paesi è un’usanza ormai persa; abbiamo troppo timore anche solo ad alzare lo sguardo da terra verso chi non conosciamo, attratti molto di più dallo schermo dello smartphone. Auguro a questo solare Paese di non perdere mai l’abitudine del saluto gratuito al prossimo!

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Maria Vittoria

Maria Vittoria, trentaduenne fiorentina di nascita e cittadina del mondo. Ha un Diploma dal titolo improbabile (“Scienza Agrarie per la Sicurezza Alimentare ed Ambientale nei Tropici”) conseguito alla Facoltà di Scienze Agrarie di Firenze. Continua i suoi studi in Olanda dove si laurea in “Analisi dei sistemi ambientali”, rimanendo fedele agli ecosistemi tropicali forestali. Dopo la laurea si mette in viaggio e fa varie esperienze: si ritrova a vivere con una famiglia cinese nel sud-ovest della Cina per imparare il mandarino; vive qualche mese in una capanna sulle rive di un fiume ai margini di una foresta vergine nel sud del Chiapas, studiando la rigenerazione delle specie forestali; collabora alla stesura di progetti sul tema della agroecologia e della sovranità alimentare. Rientrata in Italia, impara a guidare il trattore a cingoli e decide di ripulire l’antica oliveta terrazzata del nonno, creando una piccola azienda agricola. Nel 2016 termina il Diploma Magistrale: esperto in progettazione e management, presso la Scuola COSPE e parte per l’Angola, prima come tirocinante poi come assistente di progetto, lavorando con le comunità rurali dell’interno del paese sulla produzione di miele e confetture di frutta. Attualmente è Coordinatrice Progetto in Angola dove è tornata per continuare il lavoro con le comunità rurali sul tema della conservazione delle foreste.

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