A seconda dell’orario, nel mio quartiere, sono diversi gli scenari che si potrebbero presentare andando a lavoro.
Se si esce presto si dovrà avere a che fare con baraonde di bambini accompagnati che si muovono disordinatamente per strada, giocando dal primo momento in cui si incontrano, credo siano gli unici felici di essere arrivati a destinazione a quell’ora. Il prima e il dopo la campanella è evidenziato da una grande quantità di veicoli prima e nessuno dopo.
Se si esce più tardi, intorno alle 9, la situazione diventa più seria, adulti in ritardo, molti anziani e tanti universitari. La mia zona infatti ospita diverse università, per lo più private.
Quello che sempre c’è invece, a qualsiasi ora, sono i cartelloni pubblicitari, che ti accompagnano inesorabilmente ogni giorno, che spesso diventano un punto di riferimento per orientarti nelle direzioni stradali: ecco allora che può capitare di aspettare un amico in piazza o al ponte Vodafone.
È in una di queste piazze personalizzate che incontro ogni mattina l’autista del microbus che mi porterà a destinazione, Mr Ayman, un personaggio particolare che come molti egiziani ama decorare il suo veicolo, soprattutto gli interni. Spesso infatti nei mezzi di trasporto, nei taxi, nei microbus, sugli autobus, si trovano i cruscotti addobbati con quella suppongo sia una pelliccia di pecora: non saprei dire se vera o sintetica, non mi sono mai azzardata in 12 anni a toccarla o a domandare cosa fosse perché qui, se si fanno apprezzamenti anche poco veritieri su un oggetto di proprietà altrui, si rischia di dover accettare un regalo indesiderato in quanto i proprietari non vorrebbero mai attirare il malocchio dovuto all’invidia, seppur inconsapevole, di chi vorrebbe possedere quell’oggetto. Quindi a oggi non ho idea se si tratti di pecora o meno.
Un altro oggetto molto usato sono gli specchietti retrovisori, in un solo veicolo potreste trovarne sei o anche sette, di tutte le dimensioni e che offrono una copertura visiva di tutto l’interno dell’abitacolo.
Mr. Ayman e’ tra i piu’ sobri decoratori di veicoli che io conosca, qualche specchietto qua e là, la sua collezione di modellini di macchine e tir e qualche immagine femminile. Il tutto è ben posizionato sul vetro lato passeggero, spalmato omogeneamente a impedire la visuale a quanto pare, secondo lui, non necessaria.
Anche in questo caso ho dovuto saggamente lasciare le mie domande senza risposte.