Mi chiamo Laura e vivo da tre mesi in Sénégal con il mio compagno Freddy, nostro figlio Lorenzo e il nostro cagnolone pelosissimo Kirikou. Pian piano ci stiamo familiarizzando con la cultura locale varia e in evoluzione.
Qui la quotidianità é fatta di piccoli particolari, persone, colori, odori a cominciare dal risveglio.
Al mattino, per alzarci non abbiamo bisogno della sveglia: verso le 7 ci pensa mio figlio, Lorenzo, a informarmi che é ora di preparare la colazione. A me e a Freddy non é concesso molto tempo per aprire definitivamente gli occhi e saltare giù dal letto e dare inizio al “rituale” di inizio giornata.
Di solito Freddy comincia con l’aprire le tende e le finestre e far entrare l’aria ancora fresca del mattino, i primi raggi di sole ed i colori accesi delle bouganville che abbiamo piantato in giardino. Fa anche uscire Kirikou, che di notte si accucciola in un angolo della casa, e compra il pane fresco. Io intanto preparo il latte al mio galletto che ha 18 mesi e prende ancora il biberon ed un caffélatte bello carico per noi. In questa fase di solito Lorenzo é intento a osservare i preparativi e piagnucolare al minimo ritardo. Poi finalmente ci si siede tutti a tavola, si farcisce il pane con la marmellata e si inizia cosi ufficialmente la giornata.
A tavola, prima di essere assorbiti dalle altre attività, é uno dei momenti in cui io e Freddy chiacchieriamo un po’, discutiamo delle cose da fare in giornata, ci scambiamo opinioni. Anche Lorenzo si esprime, a modo suo, in una lingua per noi ancora incomprensibile.
Dopo “le petit-déjeuner”, Freddy si dedica alla preparazione del pranzo che Lorenzo porterà a scuola oltre che a lavarlo e vestirlo. Io invece m’infilo in doccia velocemente per prepararmi.
Un bacio al volo ai miei uomini e poi mi incammino verso l’ufficio.
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